Mastro Bartolomeo ScappiDelle circostanze necessarie al Mastro Cuoco

Bisogna adunque che un prudente e sufficiente m. Cuoco, per quanto dalla lunga esperienza in molto tempo io ho compreso, volendo avere buon principio, miglior mezzo e ottimo fine, e sempre onore della sua opera, faccia come un giudizioso Architetto. Il quale dopo il suo giusto disegno, stabilisce un forte fondamento, e sopra quello dona al mondo utili e meravigliosi edifici; il disegno del Cuoco ha da essere il bello e sicuro ordine, causato dall'esperienze
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Etimologia in cucina

ABBACCHIO - Dal latino ovecula, diminutivo del latino ovis (=pecora), che indica l'agnello destinato al macello.

AGNOLOTTO - Prende il suo nome da anello, per la tipica forma che veniva data a questo tipo di pasta in Toscana.

ARAGOSTA - Deriva dalla voce latina locusta, con l'aggiunta di una a iniziale e la trasformazione di alcune consonanti e vocali nel corpo della parola.

BAGNOMARIA - prende il suo nome da Maria, leggendaria alchimista sorella di Mosè.

BURRO - Dal francese antico boutiron, che deriva dal greco bous (bue) e tysòs (formaggio).

CACAO - Presso i maya il cioccolato veniva chiamato kakaw uhanal, ovvero cibo degli Dei. CALAMARO - Variante di calamaio, perché contiene un liquido nero come l'inchiostro.

CAMOMILLA - Deriva da chamaìmelon (=melo nano).

CARAMELLA - Deriva dal portoghese e dal latino tardomedievale, canna mellis (= canna da zucchero).

CARPACCIO - Nel 1950 il cuoco Giuseppe Cipriani inventò, per una contessa che doveva seguire una dieta rigorosa, un piatto di carne tagliata sottilissima e servita cruda con maionese e da senape. Lo chiamò carpaccio in onore del pittore VITTORE CARPACCIO, che amava i colori giallo e rosso, come quelli del piatto.

CUCINA – Dal latino coquina, che deriva dal verbo coquere (cuocere), il termina è stato poi esteso alla stanza della casa adibita alla preparazione dei pasti.

DIPLOMATICO - (Budino diplomatico, torta diplomatica) - Il termine diplomatico deriva dal greco e letteralmente significa "rendo doppio"...doppio impasto (pasta sfoglia e pan di spagna) e doppia crema (un composto di crema pasticcera e panna montata). Questa denominazione fu utilizzata per la prima volta quando una torta dal doppio impasto e farcita con doppia crema, fu inviata in dono da un diplomatico del ducato di Parma nel 1454 a Francesco Forza, duca di Milano.

FEGATO – Termine dell’arte culinaria, deriva dal latino fìcatum, che significa ingrassato con i fichi. Veniva riferito soprattutto al fegato d’oca, vera ghiottoneria per i Romani. Col tempo il termine è stato esteso al fegato di altri animali e dell’uomo.

FORMAGGIO – Prende il nome dal greco phormos, che è la cesta in cui anticamente si versava il latte per lasciarlo coagulare; oppure dal francese fromage, perché il latte cagliato viene versato nelle apposite forme, dove viene lasciato asciugare e stagionare.

FRICASSEA – Deriva dal varbo fricasser, che significa tagliare in pezzi, oppure dalla voce francese fricassèe, che significa friggere.

GALANTINA - Variante della gelatina.

LASAGNA - Deriva dal latino parlato lasania che, a sua volta, deriva da lasanum, vaso di cucina, marmitta, una specie di treppiede utilizzato nell’antica Grecia. Successivamente il termine è stato utilizzato per indicare il contenuto del vaso da cucina ed esteso ad una pasta sfoglia.

MACEDONIA - Ricetta di frutta fresca preparata con pezzi di frutta mista, insaporita con zucchero e liquore. Il termine ha un’origine antichissima e si riferisce alla regione della penisola balcanica che, dopo la caduta dell'impero romano, fu invasa da Goti, Visigoti, Ostrogoti, Slavi, Bizantini, Turchi, Serbi, Greci, ecc.

MAIALE – Significa sacro a Maia, la dea romana della primavera. Nell’antica Roma il maiale veniva spesso sacrificato dopo la guerra, per suggellare la pace.

MANTECARE – Deriva dalla voce spagnola manteca, che significa burro.

MARITOZZO - Il nome di questo dolce sembra derivi da marito, perché era preparato soprattutto in occasione di feste nuziali.

MASCARPONE - Voce lombarda, deriva da mascarpa, che significa ricotta.

MATTERELLO – Diminutivo di mattero, voce dialettale che significa randello, per la tipica forma cilindrica.

MELANZANA - Deriva dallo spagnolo berengèna che, a sua volta, si richiama alla voce araba badingsian. Il suo significato, secondo una credenza popolare, si richiama al latino malum insanum = mela insana, perché alcuni secoli fa si credeva che mangiare questo ortaggio facesse impazzire.

MERENDA - Dal latino, significa che si deve meritare. Infatti inizialmente veniva offerta al lavoratore, come ristoro e tregua dopo molte ore di lavoro.

MORTADELLA - Diminutivo del latino murtatus (che significa condito con mirto). Un tempo, quando non era ancora conosciuto il pepe, si usava introdurre delle bacche di mirto nei salumi, per insaporirli.

MOZZARELLA - Voce napoletana, deriva dal particolare tipo di lavorazione del formaggio appena cagliato, a cui viene data la forma di un bastone che, successivamente, viene mozzato con una torsione, assumendo la tipica forma con cui conosciamo la mozzarella di bufala.

PANZANELLA - Il termine, secondo alcuni, deriva dalle parole pane e zanella (piatto fondo o zuppiera). PENTOLA – Deriva dal verbo pendere, perché in origine si riferiva al vaso di terracotta che veniva sospeso sul fuoco. PEPERONE - Per il sapore piccante, il suo nome deriva da pepe.

PIZZA - Deriva da una voca dialettale, pinza, che deriva dal verbo pìnzere (=pigiare, pestare) e in origine era il nome della schiacciata, realizzata con acqua e farina.

POLPO - Dal greco polypous (=dai molti piedi). RAGÙ - L'etimologia della parola deriva dal francese ragoûter, che significa risvegliare l’appetito. Originariamente utilizzato per indicare piatti di carne stufata con abbondante condimento, successivamente il termine è stato esteso ai condimenti e al sugo (in particolare della pasta).

RAVIOLO - Voce di origine settentrionale, per il suo ripieno a base di verdure sembra derivare il suo nome da rabiola che, a sua volta, deriva dal latino rapa.

SACHER - E' il nome di una famosissima torta preparata con cioccolato e marmellata. Fu realizzata, per la prima volta, nel periodo della Restaurazione, quando il Ministro degli esteri austriaco Klemens von Metternich aveva alle sue dipendenze il giovane pasticciere Franz Sacher.

SALAME - Voce derivata da sale.

SALSA – Il condimento che si versa sulla pasta e sulle vivande per insaporirle deriva dal francese sauce che, a sua volta, deriva dal latino salsus, che significa salato.

SALSICCIA - Dal tardo latino salsicius, che deriva da un incrocio di insicia (=carne tagliata) e salsa (=salato).

SANDWICH - Deriva dal nome del IV Conte di Sandwich, giocatore d'azzardo talmente accanito che si faceva preparare dei panini farciti in sostituzione del pranzo per non abbandonare il tavolo da gioco.

SANGRIA - Bevanda a base di vino e frutta, per il suo colore rosso vivo prende il nome dallo spagnolo sangre, che significa sangue.

SARTU' - Dal francese sur tout (sopra tutto) deriva il suo nome lo sformato di riso al forno guarnito con polpette, uova, piselli e salsiccia.

SUGNA - Dal latino axis ungere (=ungere le ruote degli assi dei carri). SUPPLI' - E' la versione romanizzata del termine francese surprise (=sorpresa, per il ripieno fantasia).

TEGAME – Dal latino tegumen (=coperchio) era in origine un vaso di terracotta per cuocere le vivande; per estensione indica ogni recipiente basso che serve per cuocere sul fuoco o al forno.

TORTELLINO - Dal latino torta o tortula (pane piatto, tondo), pare che sia stato realizzato per la prima volta da un cuoco che si ispirò all'ombelico di Venere.

 

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